
Dott. Michele Schiavi
Si tratta di un appuntamento molto importante per ogni donna perché serve a valutare in modo completo e approfondito lo stato di salute dell’apparato genitale femminile.
Come si svolge la visita e quali esami si fanno
Gli accertamenti base di controllo a livello ginecologico sono la visita medica e il pap test.
La visita medica specialistica inizia con l’anamnesi, ovverosia il medico effettua delle domande alla
paziente in maniera tale da far chiarezza sul suo stato di salute e ricostruirne la storia ginecologica
per passare, poi, all’esame obiettivo, durante il quale può essere eseguita anche:
- un’ecografia transvaginale, nel caso di paziente che abbia già avuto rapporti sessuali;
- un’ecografia transaddominale, nel caso di paziente che non abbia mai avuto rapporti
sessuali.
In cosa consistono questi esami
L’ecografia permette di delineare il quadro clinico della persona e/o confermare o approfondire le
ipotesi diagnostiche elaborate nella fase anamnestica.
Il pap test, invece, è un test per la diagnosi precoce dei tumori al collo dell’utero.
Visite ed esami più specifici possono essere eseguiti qualora venga riscontrata una problematica particolare o nel caso in cui, ad esempio, si voglia cercare una gravidanza e si desideri
effettuare accertamenti pre-concezionali su uno/entrambi i partner o qualora si stia già cercando una gravidanza ma il concepimento tardi a verificarsi.
Quali controlli ed esami fare periodicamente
L’urgenza e la cadenza di una visita dal ginecologo varia in base alla presenza o meno di
sintomi nelle pazienti.
Per le pazienti senza sintomi infatti si consiglia di fare almeno 1 volta all’anno:
- la visita ginecologica, a partire dai primi rapporti sessuali, in quanto a seguito dell’inizio
della vita sessuale della donna è necessaria una diagnostica e prevenzione per il tumore al collo dell’utero. Inoltre, in questo periodo della vita della donna è importante fornire le corrette informazioni sulla contraccezione e sulle malattie sessualmente trasmesse; - un’ecografia al seno, indicativamente dai 20 ai 40 anni;
- una mammografia, al di sopra dei 40 anni.
Ogni anno, va fatto il Pap Test, che secondo le ultime indicazioni sarebbe da eseguire non più annualmente, ma con cadenza triennale, sempre a partire dai primi rapporti sessuali.
Per le pazienti con sintomi come:
- dolori addominali o pelvici continui;
- assenza o irregolarità delle mestruazioni;
- mestruazioni troppo abbondanti
la visita medica va effettuata in un arco di tempo più immediato.
Nella maggioranza delle evenienze questi sintomi non sono necessariamente associati a una patologia, ma in alcuni casi, che spetta al medico valutare, possono essere anche manifestazioni di patologia ginecologica o emergenze ostetrico-ginecologiche come quelle riportate in questo elenco a titolo di esempio:
- patologie degli annessi o dell’utero
- squilibri ormonali
- disturbi dello sviluppo puberale
- malformazioni genitali
- sintomi di aborto in gravidanza misconosciuta
- sintomi di gravidanza extrauterina.
Il medesimo discorso è valido anche per una sintomatologia a carico della mammella, come ad es., dolore e galattorrea (un’anomala secrezione di latte dal capezzolo), che può richiedere accertamenti da effettuare nel momento in cui si riscontri la problematica.
Nel caso di malattie conclamate o fattori di rischio
Nel caso di pazienti con familiarità positiva o che abbiano già riscontrato patologie a carico
dell’apparato genitale o mammario le visite ginecologiche e/o senologiche saranno più frequenti e
stabilite dagli specialisti di riferimento, a seconda delle particolarità del caso.
Nell’eventualità di malattie legate alla gravidanza fra cui, per citarne alcune, diabete e ipertensione
gestazionale, il medico valuterà allo stesso modo di effettuare visite più ravvicinate o di riferire la
paziente a centri specializzati per la patologia della gravidanza.
Il periodo del mese in cui effettuare la visita
Il momento in cui effettuare la visita dipende dalla circostanza:
i controlli di routine sono preferibili quando la donna non è mestruata;
se si manifestano sintomi (es. mestruazione abbondante o emorragica, un dolore
improvviso e costante a livello ovarico o uterino etc.), occorre recarsi dal ginecologo appena
possibile, anche in presenza di ciclo mestruale.
Cosa permette di diagnosticare la visita ginecologica
La visita ginecologica permette di individuare tutte le problematiche a carico dell’apparato genitale
e femminile, fra cui le principali sono:
- patologie infettive dell’apparato genitale
- patologie benigne o maligne della vagina
- patologie uterine benigne o maligne
- patologie annessiali ovvero dell’ovaio e delle tube benigne o maligne.